“mmm… una recente estrazione delle tonsille come la vedi?”
“certo, come no. Quella è più sana di me, fidati”
Sono reduce da una spedizione in terra mantovana, in qualità di una-dei-cinquanta-studenti-privilegiati (quasi unti dal Signore, a ben pensarci) ammessi al Fotonica 2007.
La vostra invidia è tangibile, lo so. 😛
Della due giorni lombarda, molte sono le cose da ascrivere alla storia (oltre allo scambio di battute tra me e Nina, altra una-dei-cinquanta-studenti-privilegiati, di cui sopra).
La suddetta Nina che fa stretching, per esempio. Che c’è di male?, direte voi; nulla, assolutamente nulla. Se non che queste sessioni di allungamento hanno avuto luogo all’interno del centro congressi, alle volte anche durante le stesse conferenze, ma poi uno fa stretching dove gli pare, in fondo.
La conferenza più angosciante della storia, tenuta in un inglese a dir poco raccapricciante da un tedesco col bulbo alla Einstein. Un intervento di quindici minuti, e alla fine avevamo tutti l’ansia.
Consiglio per lo sponsor: la prossima volta, oltre alle biro e ai mousepad, distribuire anche ansiolitici, grazie.
Il ghiacciolo artigianale alla pera, ché la carne è debole (e il caldo è possente, invece), e non ho saputo resistere. Manco a dirlo, a me si è rotto il bastoncino, segno inconfutabile che il mio amico Murphy è di casa anche in quel di Mantova.
La telefonata con mia madre, la quale mi ha chiesto se avevamo già visto il Palazzo Te, e alla quale ho risposto, cartina alla mano, che no, assolutissimamente non c’è nessun Palazzo Te, a Mantova (guardare tutta la carta, e non solo il centro della città, alle volte, aiuterebbe, sì).
La cena di martedì, a base di ciliege, mele e pesche, in pigiama e svaccate sul letto dell’albergo, guardando Ale e Franz in TV e poi ciaccolando fino a che le quattro ore di sonno della notte precedente non hanno gridato vendetta.
La telefonata col tuttologo, culminata in un “hai veramente vissuto ventinove anni per niente, tu”.
Il cappuccino del mercoledì mattina, una e vera e propria vasca da bagno travestita da tazza, e pure strapiena. Credo di essermi commossa, anche.
Il bar della stazione di Modena, ai cui gestori abbiamo assegnato (mentre aspettavamo un treno con mezz’ora di ritardo), a nostro insindacabile giudizio, il premio Simpatia 2007, per la disponibilità, l’accoglienza e il calore umano dimostratici.
PS
Stamani s’è liberato un posto da uomodellamiavita. Gli eventuali interessati alla candidatura possono mandarmi il curriculum, completo di referenze, all’indirizzo che compare nel box qui a destra. Grazie. 😉
(se ti avanzano curricola, nel senso, se ne hai sovrannumerari manda qua, coff)
Dai, Palazzo Té… potevi chiedermelo 😦
Ora vedo che cosa arriva e poi casomai facciamo gli scambi, come con le figurine: ce l’ho, ce l’ho, mi manca… 😛
“Stamani s’è liberato un posto da uomodellamiavita…”
Se non fossi già impegnato con una che nemmeno lo sa, non esiterei un secondo. Che poi, tra l’altro, a scrivere falsi CV sono un genio
E comunque si, è un peccato di gola, ma a quanto pare non particolaremnte grave. Almeno così sostiene l’esperto…
Sto giusto cercando un nuovo lavoro :O
(ghiacciolo alla pera °_°)
demone: lol. Dici che la tipa che non sa nemmeno che esisti (o che non immagina nemmeno di essere fidanzata con te) potrebbe scriverti delle ottime referenze? 😛
StM: 😛
Veramente sono ancora 28 e non dispero di raggiungere la piena illuminazione al compimento del 29esimo anno o magari anche qualche giorno prima… probabilmente improbabile ma possibilmente non impossibile.
Ho arrotondato per eccesso, Tuttologo, non stare a sottilizzare, su. 😛
Pare che i coreani, non so quali dei due o se entrambi, contino gli anni a partire da un anno prima della nascita (quindi, se anche volessimo aggiungere il concepimento, loro comunque abbondano mettendosi 3 mesi in più).
Il tuttologo ha coreanamente 29 anni u_u
Ettepareva. Anche in CINA succede ciò, ed è quindi spiegato il motivo dell’apparente errore di AnniKa u_u
http://en.wikipedia.org/wiki/East_Asian_age_reckoning
Tra l’altro aumentano di 1 non al compleanno ma al nuovo anno. Quindi il tuttologo che è nato in dicembre credo abbia 30 anni cinesi.
Comunque questa storia degli anni cinesi non mi piace affatto, preferisco continuare a contare gli anni come qua in occidente, con la differenza che li scrivo in esadecimale, che i 20 che dovrò compiere a fine anno mi si addicono molto di più che 32.
Per i cinesi già ora ne avrei 33 ?? Se questo serve a mandarmi in pensione prima si può fare, altrimenti ve lo scordate!
[thinning down mode on]
Utilizzando questa convenzione di conteggio degli anni, il concetto di età non corrisponde più agli anni effettivamente vissuti. Tornando all’affermazione di AnniKa dunque, nonostante la potenziale coreanità latente della mia anima, la mia realtà biologica ha vissuto soltanto 28 anni.
[thinning down mode off]
AnniKa: specifica quale convenzione adottare nella compilazione dei curriculum.
@Tuttologo: d’altro canto potremmo arrivare ad un ulteriore metodo di calcolo. Se io ti chiedessi:
sei vivo nell’anno 2007?
eri vivo nell’anno 2006?
eri vivo nell’anno 2005?
etc…
eri vivo nell’anno 1978?
fino a che non mi rispondi no… Quante domande ti ho fatto e quanti si mi hai dato?
AnniKa: è veramente necessario che tu specifichi la convenzione e che magari tu faccia qualche esempio pratico, altrimenti la selezione per il solo conteggio dell’età potrebbe essere fatale!
Mi piace questa storia dell’Esadex…. io ora ho 18 anni, ho già la maturità e non sono affatto in ritardo per la laurea….
Va bene, torno a deprimermi…. dannato mondo decimale!!!!
Ok, ok… presto metterò on line un modello, prometto! 😉
Tengo a precisare che lo stretching è stato eseguito anche nel parchetto antistante la sala congressi…
P.S.:Hai dimenticato la spesa e la salvezza che ne è derivata per le nostre finanze data l’assenza del frigo in camera…ah! le donne e lo shopping!
ho fatto un dipinto di una suora che mangia il gelato…con una mano e nell’altra stringe il rosario..in effetti è peccato di gola..ma così infantile così ingenuo che si porta dietro tutta l’assurdità di alcuni dogmi..ho trovato nel web anche il dipinto di un’artista araba che ritae donne velate intimorite me cercano di magiare il gelato…difficile col burka!